"Un libro scritto a “cento mani”, a distanza, insieme da studenti di seconda media e dai loro professori al tempo della scuola chiusa per il Coronavirus, per non darla vinta all’emergenza. E per provare a raccontare da casa a suon di poesie, disegni e pensieri come isolamento dalle giornate di scuola rimaste adesso “in sospeso” possa per la prima volta far sentire nell’animo tutti più vicini a ciò che fino a ieri si era solo studiato nei libri di Storia.”
Due espertissimi nei loro rispettivi campi che mettono a frutto la loro esperienza e conoscenza in opere letterarie di tutto rispetto
“Il coronavirus, infatti, non ha fermato la fantasia degli alunni. “‘Ora ci sentiamo isolati come Giovannino’, mi dicevano i ragazzi, ai quali – continua la professoressa Pascale – pesa loro questa condizione, spesso da figli unici, con il divieto di impegnarsi nelle loro attività extrascolastiche, di incontrare amici e cugini e soprattutto di non poter abbracciare i loro nonni. E hanno dato vita a un’altra attività che dallo schermo del pc ha coinvolto anche i loro genitori."
Sono Silvia Pascale docente di Lettere dell’IC 4 Stefanini di Treviso e in tutta questa corsa alla didattica on line e all’ansia da valutazione, lo stress per genitori, alunni e anche noi professori, desidero condividere un lavoro che stiamo costruendo con i miei ragazzi di 12 anni (2 classi di 2 Scuola secondaria di I Grado) con l’aiuto anche dei genitori.
"La vita delle persone a testimonianza della storia prima delle date e delle battaglie, dunque. Da qui il lavoro di ricerca storica compiuto sui diari dei soldati italiani deportati, sulle loro prigionie e per chi è sopravvissuto sul rientro traumatico."